Pare che io racconti da sempre. Pian piano poi la narrazione orale è diventata una professione, grazie anche all’incontro in Francia col Centre de Ressource Conte La Baleine que dit Vagues e al suo supporto.
Racconto principalmente storie della tradizione, fiabe dai diversi paesi del mondo, con una preferenza per le storie tradizionali dell’arco alpino e quelle del mondo occitano e provenzale.
Racconto in italiano, francese e occitano.
A volte mi accompagnano dei musicisti che suonano strumenti affini alle aree geografiche da cui traggo le storie.
Alcune narrazioni vengono costruite in base alla richiesta, al contesto, al luogo in cui vengo invitata a raccontare, attingendo dal mio repertorio o andando a studiare patrimoni narrativi inesplorati.
Altre sono andate costruendosi lungo il filo degli anni e delle occasioni e quindi sono già pronte. Il loro catalogo (sempre provvisorio, sempre in divenire) è questo:
- All’ombra di un racconto. Storie di alberi, intorno agli alberi, sotto gli alberi.
- A braccia aperte. Racconti dell’accoglienza.
- Catalina, l’ase d’aicí e lhi ases d’ailai. Storie di asini, dalle Alpi alla Scozia passando per la Provenza.
- Furbo come una volpe, sciocco come un allocco. Storie di creduloni e sciocchi forse un po’ saggi anche loro.
- L’albero dei desideri. Attento a quel che desideri, dicono le storie…
- La parte del diavolo. Storie di diavoli e diavolerie varie.
- Natale provenzale. Apparecchiare la tavola della vigilia di Natale, coi tredici dolci tipici della Provenza, ma anche coi racconti lì ambientati in una delle notti più magiche dell’anno.
- Raccontare le Alpi. Raccontare l’arco alpino attraverso le storie della tradizione.
- Storie d’Òc. Narrazioni dalla tradizione con parole ed espressioni occitane.
- Talina, Catlina e le altre miserie. Le donne che ingannarono la morte, nelle tradizioni occitana, bretone, gitana, polacca…
- 100% capra. Capre d’oro, capre bugiarde, capre coraggiose, capre furbette… Viva le capre!
Sono narrazioni per tutti, perché non c’è età indicata per godersi una buona storia, solo il piacere di condividere un momento di ascolto, condividere del tempo e lasciarsi invadere dal potere delle storie: di farci ridere e commuovere, di riflettersi nel nostro quotidiano anche se vengono da un tempo lontano, di trasportarci in altri luoghi, di creare comunità al di là dell’età di chi partecipa.
A volte però racconto per pubblici specifici, come per i bambini 0-3 anni e i loro adulti o creo narrazioni originali per progetti specifici.
Due narrazioni speciali:
Abbecedario Occitano
Raccontare un territorio – le vallate occitane della provincia di Cuneo – attraverso la lingua che ad esse è legata. Ad ogni lettera dell’alfabeto corrisponde una parola occitana che apre stanze tematiche: i mestieri, gli alberi, gli animali, i balli, gli strumenti musicali, i cibi, le creature fantastiche, le feste, i nomi dei membri della famiglia, le leggende.
La narrazione – in italiano e occitano – si innesca grazie all’interazione coi partecipanti che sono chiamati a estrarre le singole lettere dell’alfabeto, da cui si parte per raccontare, creando un abbecedario unico.
A fine 2022, l’Abbecedario Occitano è diventato un libro illustrato da Marco Paschetta, edito da La Cevitou e curato dall’Unione Montana Valle Stura.
Chants de Mine – Vers le centre de la Terre
Uno spettacolo tra musica e narrazione intorno ai canti dei minatori, alle storie dei tesori nascosti sottoterra e alle vigente di emigrazione legati a questo mestiere.
Proposto dall’ensemble Contiar Chanson (Sara Cesano, Luca Pellegrino e Sergio Pozzi, musica e voci; Caterina Ramonda, voce narrante), è stato creato per il Musée Departamental di Tende nella Vallée de la Roya (06) dove ha debuttato nel giugno 2023.
La narrazione può essere in francese o in italiano, accompagnata da canti in francese, inglese, italiano, occitano, spagnolo.